
Le immagini della processione dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli al Santuario della Madonna del Popolo
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CONFERENZA STAMPA 28 AGOSTO 2013 Rassegna fotografica |
25 SETTEMBRE 2012 PRESENTAZIONE ED APERTURA ANNO
29 SETTEMBRE 2012: CELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DA S.E. CARD. GIOVANNI BATTISTA RE
03 OTTOBRE 2012: RAPPRESENTAZIONE TEATRALE 'FRANCESCO DI TERRA E DI VENTO'
16 DICEMBRE 2012: LA SANTA MESSA CON PADRE RANIERO CANTALAMESSA





Questa chiesa e l’annesso convento dei Minori Osservanti sorgono nella seconda metà del sec. XV su un appezzamento donato, nel 1442, dalla famiglia Avogadro a Bernardino da Siena.
In particolare la chiesa – consacrata nel 1513 e già insignita del titolo di Basilica Minore – ripete le forme architettoniche tipiche degli edifici sacri francescani: una navata unica, priva di transetto, con tre piccole cappelle che si aprono sul lato sinistro rispetto a chi entri dal portale maggiore. A questo si accede da un atrio che reca deboli frammenti affreschivi. Nella lunetta sopra il portone più evidente è il monogramma di Bernardino, recentemente rifatto.
Anche l’interno è impreziosito da un ciclo di affreschi, eseguiti da artisti bresciani del primo Cinquecento. Particolarmente segnalabili quelli della zona absidale, con la lunetta centrale che presenta una Madonna degli Angeli, datata 1502 e stimata di scuola foppesca. Notevoli anche le due Sacre conversazioni che si situano ai lati dell’arcone che apre la cappella maggiore e i dipinti che si ammirano sui pilastri che separano le cappelle laterali.
Il S. Bernardino dipinto sulla parete della navata contigua al chiostro è attribuito a Floriano Ferramola (1478 c. - 1528).
Fino all’allontanamento forzato e definitivo dei Minoriti (1805), la Basilica vantava una ricchissima quadreria comprendente – tra gli altri capolavori – un grande polittico e una tela del Moretto – oggi divisi tra il Museo del Louvre a Parigi e la pinacoteca di Brera in Milano –, una tela del Romanino – poi venduta a un Istituto di Credito – e un secondo polittico, opera di un non meglio precisato Maestro di Gardone che, secondo alcuni critici potrebbe identificarsi in Pietro Bonvicino, padre del Moretto. Le tavolette che formano questa composizione sono oggi visibili nella pinacoteca Tosio Martinengo a Brescia. La Basilica conserva attualmente alcune tele attribuite a maestri bresciani: da Antonio Gandino (1560 - 1630) a Camillo Rama (1586 - 1629?) da Pompeo Ghitti (1631 - 1704) a Bernardino Podavini (1728 - 1798), del quale è certa la paternità di una Crocifissione.
Nella cappellina laterale, prossima all’ingresso principale, notevolissimo un Crocifisso ligneo, policromo, assegnabile agli anni Trenta del Cinquecento e attribuibile a Clemente Tortelli (1500 - dopo il 1573). In Coro un organo Inzoli posato nel 1985.
Basilica Santa Maria Degli Angeli